Tutti i rifiuti sono inquinanti ma ci sono rifiuti che fanno più male di altri: i rifiuti di plastica.
Vediamo insieme i quattro principali motivi, che rendono la plastica il rifiuto più inquinante:
1. La plastica non si biodegrada
Partiamo dal presupposto che tutta la plastica è prodotta per il 90% da materie fossili vergini come petrolio e gas.
E' un materiale economico, versatile e indistruttibile ecco perchè viene utilizzato per tantissimi prodotti di uso comune, come prodotti usa e getta e confezioni di prodotti cosmetici.
La produzione di plastica annuale è raddoppiata in poco meno di dieci anni, passando da 234 milioni di tonnellate del 2000 a circa 450 milioni di tonnellate nel 2019.
Ricordiamo inoltre che non essendo biodegradabile, la plastica rilascia nei mari, sulle spiagge e nell'ambiente in generale, delle particelle di plastica, definite microplastiche, che tendono ad essere ingerite dall'uomo e dagli animali.
2. La plastica è difficile da riciclare
Alcuni studi hanno riportato che solo il 9% della plastica di uso comune viene riciclato. Questo vuol dire che il 19% finisce negli inceneritori e quasi il 50% nelle discariche sanitarie.
Secondo l'OCSE, inoltre, il restante 22% dei rifiuti viene smaltito in discariche non controllate, bruciato a cielo aperto o disperso nell'ambiente.
Il problema principale del riciclaggio della plastica è la mancanza di impianti di riciclo adeguati: per poter effettuare questa pratica servono macchinari e tecnologia capace di distinguere le varie tipologie di plastica all'interno di un mucchio consistente.
La mancanza di questi servizi è dovuto al costo eccessivo e all'assenza di agevolazioni e di una legge che obblighi le aziende ad utilizzare plastica riciclata.
3. La plastica inquina
Come abbiamo visto, la maggior parte della plastica presente sul mercato deriva da fossili vergini, vedi plastiche monouso, carte di credito, tessere dei supermercati...
Anche nei paesi come il nostro, dotati di raccolta differenziata, troppo spesso si abbandona nell'ambiente o viene gettata in maniera non appropriata (vedi assorbenti, tamponi o cotton fioc). Questo materiale viene utilizzato anche in paesi poveri e dove non viene effettuato nessun tipo di differenziazione fra i rifiuti, quindi è semplice intuire che l'inquinamento da plastica è un problema enorme.
Ma tutta questa plastica, dove finisce?
Se non trattata in modo adeguato, la plastica rende ad arrivare OVUNQUE. Infatti, a causa delle correnti d'acqua e del vento, sono state trovate tracce di questo materiale anche nei ghiacci, nelle grandi fosse marine, fino a 10km di profondità.
Come sappiamo, il problema più grosso è localizzato negli oceani, dove troviamo la più Grande Isola di Immondizia del Pacifico, ovvero un enorme agglomerato di spazzatura galleggiante composta per lo più di plastiche.
4. Le microplastiche
Le microlplastiche inquinano e minacciano la vita dell'uomo e degli animali, ma capiamo insieme cosa sono e come inquinano.
Come si può intuire dal loro nome, le "microplastiche" sono plastiche di dimensioni talmente ridotte che hannouna grandezza che va dai 330micrometri e i 5 millimetri. Alcune microplastiche si formano direttamente in mare o nei laghi, e sono dovute alla degradazione di plastiche più grandi per effetto degli agenti atmosferici.
Altre in realtà sono prodotte dalle industrie (si trovano in saponi, scrub, creme, dentifrici o gel) e riversano negli scarichi industriali e il consumatore in quelli domestici e ciò fa si che arrivino in mare più velocemente.
Ricordiamo inoltre che il problema dell'inquinamento da plastica non riguarda solo l'ambiente marino ma anche quello terreno che di conseguenza arriva all'organismo umano entrando a far parte della catena alimentare.
Se il consumo di questo materiale non cambia, si stima che entro il 2050 i nostri mari avranno una percentuale maggiore di plastica che di pesci: è un'emergenza globale proprio come i cambiamenti climatici.